La paglia (dal latino palea) è quel prodotto agricolo costituito dai culmi (i fusti dei cereali) alla fine della maturazione della pianta.
Può essere considerata come un sottoprodotto dell’agricoltura, perché è ciò che rimane dei cereali dopo la trebbiatura, una volta che la granella è stata raccolta. I principali cereali cosiddetti “a paglia” sono: grano tenero, grano duro, orzo, avena, riso, miglio, segale e farro.
Normalmente la paglia, se viene raccolta, viene compressa e imballata da un apposito macchinario detto raccogli-imballatrice in balle prismatiche o cilindriche (con diametro variabile dai 120 ai 200 cm), con densità di compressione da circa 90 kg/m
È formata da cellulosa, lignina, cere, minerali e silicati, per questo motivo si decompone lentamente, ma è comunque necessario tenerla al riparo della pioggia, possibilmente in luogo aerato, per evitare lo sviluppo di muffe.
La paglia ammonta in peso a circa la metà della biomassa aerea di un raccolto di orzo, avena, riso, segale o frumento.
In alcuni casi la paglia non viene raccolta, quando non risulta conveniente economicamente. In questo caso viene interrata con le lavorazioni di preparazione del terreno per la successiva coltura, contribuendo ad aumentare la sostanza organica del terreno.
Gli utilizzi
L’uso della paglia risale a tempi antichi, dalla costruzione di corde all’imbottitura dei materassi (pagliacci o pagliericci) come alternativa alla lana.
In allevamento viene ancora utilizzata come elemento integrativo del foraggio nell’allevamento dei ruminanti e delle capre, e, soprattutto, come lettiera sul pavimento nelle stalle: mischiata alle deiezioni forma il letame.
Può rientrare nel cumulo di compostaggio dei rifiuti organici, alzando il rapporto carbonio/azoto quando troppo basso.
Alcune industrie la utilizzano per ricavarne la carta di cellulosa, mentre, dopo un procedimento a base di zolfo, la paglia schiarita viene intrecciata ed utilizzata per la fabbricazione di cappelli e borse.
Nell’arredamento è utilizzata soprattutto per l’impagliatura delle sedie. Nella selleria costituiva l’imbottitura di selle e collari per cavalli. La paglia di riso, fino all’avvento della plastica, era utilizzata per la fabbricazione delle cannucce.
Viene usata, legata ed intrecciata, per le decorazioni, soprattutto natalizie, in Austria e Alto Adige. Altrettanto rapidamente sta crescendo l’interesse sull’uso della paglia come fonte di energia alternativa. Nell’imbalsamazione degli animali la paglia viene utilizzata per imbottire gli animali: la paglia dà forma all’animale imbalsamato.